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Co-housing, incontro con le famiglie a Borgo Palazzo
14 Settembre 2020

Co-housing: a Borgo Palazzo le famiglie immaginano gli spazi

Pensare insieme gli spazi da vivere insieme. È l’obiettivo dell’incontro che nei giorni scorsi ha visto protagoniste le famiglie che abiteranno nella struttura di co-housing di via Borgo Palazzo. Un passo importante per il progetto CAPACITyES, che ha da poco ripreso incontri e attività “dal vivo” dopo i difficili mesi del lockdown.

Alla riunione – ospitata all’ONP Bistrò di via Borgo Palazzo – hanno preso parte 11 delle 14 famiglie, italiane e straniere, che parteciperanno al progetto di co-housing. Una prima occasione per conoscersi e per iniziare a progettare gli spazi comuni della struttura, in un percorso di co-design guidato dagli esperti.

Conoscersi, confrontarsi, progettare

Hanno aperto la riunione Manuela Armati, project manager del progetto CAPACITyES e responsabile del Servizio Progettazione Europea del Comune di Bergamo, Pietro Elisei, UIA Expert in visita a Bergamo, Massimo Locatelli, architetto del Comune di Bergamo responsabile del procedimento, Valeria Galbiati, educatrice di Cooperativa Ruah, e Elena Giunta, responsabile del laboratorio di co-design per Fondazione ISMU.

La riunione è partita da un gioco per rompere il ghiaccio e cominciare a conoscersi. Poi le famiglie si sono divise in piccoli gruppi per iniziare il percorso di co-design. Accompagnati da un facilitatore e da una mediatrice, i partecipanti hanno immaginato e discusso la destinazione degli spazi condivisi del co-housing di CAPACITyES. La struttura sorgerà all’interno del complesso ATS di Borgo Palazzo.

Tante voci, tante idee per il co-housing

Dal confronto sono emerse tante suggestioni sugli spazi interni e esterni: uno spazio gioco per i bambini, una cucina condivisa, una biblioteca, una sala studio. Ora la parola passerà ai tecnici, che valuteranno tutte le proposte e selezioneranno alcune idee concrete e realizzabili.

La riunione al Bistrò è stato il primo momento di incontro fra le famiglie che partecipano al progetto e il clima è stato davvero positivo. Un buon auspicio per i prossimi passi del lavoro, secondo tutti i partner dell’iniziativa.

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